di Cristina Bellemo e Mariachiara Di Giorgio, 2016
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Ci sono persone che camminano, che corrono, che salutano, che tengono gli occhi sulle pagine del quotidiano, che guardano in basso, che fumano tranquille; ci sono quelli sereni, quelli un po’ addormentati, quelli ingrugniti. Stanno sulle carte di guardia di questo bell’albo, e poi dentro, tra le pagine, tra le strade del quartiere, sull’autobus, al bar. Poi c’è il signor Guglielmo, con la sua aria rotonda, i baffi e gli occhiali e il ritmo del pensionato che si alza presto la mattina e guarda fuori.
Ha un piccolo giardino, il signor Guglielmo, e ha anche la saggezza di chi sa guardare e di chi sa prendersi cura delle cose: le nota subito, quelle ali ai piedi del pesco: pensa che qualcuno le abbia poggiate, dimenticate e chiede intorno, facendosi prendere in giro. Poi capisce che sono spuntate come fossero un bulbo e che le loro radici stanno nel medesimo punto in cui, bambino, ha nascosto una scatola del tesoro piena di piccole cose allora importanti. Frullano i ricordi nella testa del signor Guglielmo, seduto su un gradino di casa col gatto ai piedi, a rivedersi la propria vita. Quindi le ali sono sue e se ne prende cura: le annaffia con lo spruzzino come si fa coi fiori delicati, ne immagina i germogli, le carezza fischiettando un motivetto. E ovviamente, con l’occhio attento del giardiniere che sa l’arte della pazienza, conosce l’attimo esatto in cui sono “mature”, pronte per essere raccolte e per farlo volare.
Allora indossa e vola sopra le case, le teste, le storie. Con una serenità che lo fa persino cantare. E tutta la poetica del testo si traduce in immagini di altrettanta poesie che richiamano, nei tratti e nelle sfumature utilizzate da Maria Chiara Di Giorgio, la stessa delicatezza di cui è capace il protagonista della storia, che si alza in volo a lavoro finito, lasciando tutto in ordine. Le illustrazioni sono una gioia per gli occhi di chi sfoglia questo albo: potete leggere le espressioni, i particolari, lo sbocciare della primavera, intuire altre storie, altri sussurri, altre parole.
Da Due ali, in Le letture di Biblioragazzi, 04.2016.