[di Grazia Gotti]
Locandina di Massimo Pastore.
Tutto ebbe inizio qualche anno fa ma ricordo benissimo, come fosse accaduto solo ieri, il momento in cui mi alzo dal tavolo dopo aver letto un lungo articolo sulla stampa nazionale dedicato alle criptovalute. Sono frustrata, perché non ci capisco niente di Bitcoin. Così decido di cambiare ambiente e vado in cucina a mettere i piatti nella lavastoviglie. Ma è proprio quando compio questi gesti usuali, automatici, che la mia mente produce visioni di altrove, di futuro.
Per staccare i piedi da terra, dalle posate sporche da mettere tutte in fila, la mia concentrazione si riassorbe in un punto al centro della fronte e si libera volando verso l'alto, leggera, espansa, luminosa e come su uno schermo o su una pagina bianca vedo la scritta bitcoin trasformarsi in bookcoin. Per reazione a non capire niente di questo mondo, come immagino altri umani prima di me, ho preso ad immaginare un altro mondo, o, se volete un mondo altro, diverso da questo. Sono cresciuta con una voce dentro che mi diceva che se i filosofi hanno sino ad ora interpretato il mondo, ora si tratta di cambiarlo. Ricordo dove ero e come ero vestita il giorno in cui ho confrontato le tesi di Feuerbach. Era un tempo in cui andavo scoprendo figure come Rosa Luxemburg, o, se mi trovavo a Parigi, ad esempio, mi accostavo a Charles Fourier che fra le altre cose, oltre a essere contro gli speculatori in finanza era per il diritto delle donne alla sessualità. Nella Bologna di fine Settanta, andare a Parigi per un weekend lungo poteva essere, osando, incredibilmente economico. Se non sapete perché, mi dispiace. Ma non posso proprio svelarlo. Dunque le cose vengono da lontano, dalle nostre radici. La visione del Bookcoin ha messo in moto la macchina.
Ne ho parlato alle colleghe libraie dell'Associazione ALIR e passo dopo passo l'idea ha messo le gambe. Non è stato facile perché la visione era confusa, inventare una nuova moneta che serva solo ad acquistare libri suona come un bel gioco ma poi occorre trovare le regole. Intanto siamo andate avanti e ci siamo affidate a Ivan Canu per disegnarle, dopo aver deciso che sarebbero stati effigiati Gianni Rodari, Astrid Lindgren e Roal Dahl. Non ricordo se abbiamo discusso a lungo, ricordo soltanto il fatto che abbiamo lasciato aperta una banconota da 5 Bookcoin per un autore contemporaneo da cambiare ogni due anni, o qualcosa di simile.
Le banconote da 10, 20 e 50 bookcoin, effigiate con Roald Dahl, Astrid Lingren e Gianni Rodari (illustrazioni di Ivan Canu).
Il lavoro di progettazione ci ha impegnate un po' e la fase della stampa si è invece risolta presto. Per trovare uno stampatore-falsario siamo andate a Verona, virtualmente, perché questo succedeva in lockdown. Ho fatto il nome del caro amico Leonardo Aldegheri, con il cui padre avevo stampato il catalogo dedicato a Lisbeth Zwerger molti anni fa. Il signor Giorgio Aldegheri era una grande persona, che mi fa piacere qui ricordare. E Leonardo è un entusiasta, e ha subito giocato con noi.
I prodotti della fase di coniazione.
Le librerie, una volta ricevuti i bookcoin, ad agosto 2020, hanno preso ad usarli in un modo molto semplice. In ogni libreria per ragazzi gli adulti comprano libri da regalare, ma fanno anche buoni regalo da donare ai bambini per invitarli ad andare in libreria a scegliersi i libri da leggere. Ogni libreria lo faceva a modo suo: chi aveva predisposto uno stampato, chi una cartolina, chi un segnalibro. Ora in tutte le librerie si fa la stessa cosa, ciò che cambia dipende dalle banconote che si scelgono. Con cento euro, ad esempio, si possono dare diverse combinazioni: dieci Dahl, due Rodari, oppure un Rodari, due Lindgren e un Dahl. I bambini ricevono una busta con le banconote fresche di stampa, di diversi formati, come le banconote degli euro, e possono andare a spenderli nelle librerie ALIR.
A gennaio 2021, quando abbiamo fatto il nostro incontro nazionale, abbiamo parlato, fra le altre cose e gli altri progetti, del bookcoin. Come era andata? Molto bene per tutti. I ragazzi, però, erano riluttanti a consegnare le banconote, quindi le librerie hanno preso la decisione di annullarle e gliele hanno restituite per giocarci o per ricordo. I ragazzi hanno capito il gioco, ne sono sicura. Il secondo livello di gioco è più difficile da immaginare. A me è servito un libro pubblicato da Einaudi nel 2011, opera di Giorgio Ruffolo, Testa e croce. Una breve storia della moneta. Giorgio Ruffolo, classe 1926, è stato un economista, un politico, un giornalista. Leggerlo mi ha aperto nuovi orizzonti e ho cominciato a pensare a qualcosa di diverso, di più grande, fuori dallo spazio delle librerie. La moneta è una convenzione condivisa. La condivisione è diventata il mio chiodo fisso.
Fondare una nuova moneta per condividere azioni rivolte a migliorare il mondo, trovare amici, condividere l'idea di un mondo più giusto. Io so che il Risorgimento è nato da idee forti di pochi, di giovani disposti anche ad essere privati della libertà per un ideale. Erano giovani colti, ben educati, e avevano un ideale. Io non sono più giovane, mi sono auto-educata e sento in me una spinta ideale. Con questa spinta, nel frattempo, lavoravo all'idea del centenario rodariano: ho fatto quel che si poteva, ho messo in piedi un comitato, riempito le carte e atteso il verdetto della Consulta. Sono diventata presidente del Comitato Gianni Rodari, senza farmi eleggere da nessuno, e mi sono messa a lavorare. Il Comitato dispone di un conto bancario nel quale sono transitati i denari statali per le iniziative e dove sono cominciati a entrarne di nuovi, provenienti da privati e istituzioni per promuovere progetti di promozione della lettura. Proprio qui l'idea di cominciare a usare i bookcoin come una vera moneta e non solo come gioco si è fatta realtà e azione. Siamo partite. È incredibile rendersi conto di quanto poco basta per agire: prima di tutto bisogna volerlo fare, poi le cose vengono da sé. Sappiamo che molti bambini (troppi) non riceverebbero mai una busta con banconote-gioco per andare in libreria. Quindi con gli euro del Comiatato Rodari abbiamo investito in Bookcoin e fatto sì che per alcuni bambini fosse possibile accedere ai libri, entrare per la prima volta in una libreria. Non si tratta ancora di grandi investimenti, ma per cominciare siamo partite da Roma, Albano Laziale, Terni e Monopoli. Le amiche delle quattro librerie di queste città hanno ricevuto un finanziamento in euro che hanno “riciclato” in bookcoin e grazie al lavoro e al coinvolgimento della loro comunità fanno arrivare i bookcoin nelle mani dei ragazzi. L'esperimento è in atto. Ne siamo molto fiere e presto ne daremo conto. Nel frattempo abbiamo pensato a quale organismo potesse nascere intorno al progetto Bookcoin: un'associazione, un fondo monetario, una banca etica, una charity, una fondazione, un trust... la riflessione è in atto. E poiché interessa anche molti amici nel mondo abbiamo pensato di lanciare la campagna in lingua inglese.
Le prime adesioni ci giungono dai paesi che hanno istituito la figura del Children's Laureate. In tutto sono nove, Italia compresa. Il nostro Children's Laureate 2020-2021 è Alessandro Sanna, è lui il nostro ambasciatore ed è già stato presentato ai suoi colleghi dei seguenti paesi: UK, Finlandia, Nuova Zelanda, Australia, Galles, Svezia, Olanda, Irlanda. Sempre attraverso il Comitato Gianni Rodari sono partiti tre progetti: Il sesto senso, La letteratura dall'alfabeto, rivolti a Comuni piccoli e grandi che hanno ricevuto la qualifica di Città che legge, mentre il progetto La mia scuola si chiama Gianni Rodari dialoga, attraverso il MIUR, con le oltre seicento scuole italiane titolate all'autore di La grammatica della fantasia.
Durante il lockdown - oltre che lavorare per ALIR e per l'Accademia Drosselmeier - il tempo mi ha permesso di riflettere sulla mia esperienza di libraia, conclusasi nel 2017. Da allora ho più spazio mentale per pensare a nuovi progetti. Condividerli con chi frequenta l'Accademia allo scopo di aprire una libreria e con le libraie amiche che ogni giorno aprono le loro librerie mi fa sentire in prima linea, a contatto con il Paese. Le amiche libraie mi capiscono, mi lasciano libera di fare, mi sostengono e per me è una bellissima nuova esperienza. Molte persone ci seguono, qualcuno ci ha chiesto chi c'è dietro. La risposta è semplice: io, noi, il lavoro comune, la generosità, la comprensione, la voglia di essere utili, il senso del gioco. Non abbiamo ancora raccontato nulla, solo lavorato. Ed è la prima volta che ne diamo notizia in forma organizzata (spero), quindi grazie ai Topi!
La campagna è disegnata da Massimo Pastore, Petra Paoli è segretaria di ALIR e io sono in rappresentanza dell'Accademia Drosselmeier e del Comitato Gianni Rodari. A breve comunicheremo l'elenco dei Comuni che sono con noi. Anticipiamo solo che tutto il lavoro di rete dei Comuni è cominciato da Pieve di Cento, mio paese natale, dove il terremoto ha fortemente lesionato la scuola elementare che ho frequentato. Ora l'edificio è rimesso in sesto per ospitare una grande Biblioteca e Pinacoteca (abbiamo una bella collezione), poi Castel Maggiore, dove abito, e dove è nato il Junior Poetry Festival. Molto vicina a Pieve c'è Cento, la città del Premio Letteratura per Ragazzi. Sta entrando la città di Bologna con la sua storica libreria Giannino Stoppani. Ai tremila nuovi nati in un anno sarà donato La luna al guinzaglio di Gianni Rodari, illustrato da Andrea Antinori. A Grosseto, mia seconda patria e città di Petra Paoli, i nuovi nati stanno ricevendo il bel libro di Alessandro Sanna, Castelli di libri di recente pubblicato anche dalla Tate. La Toscana va forte: a Poggibonsi c'è Valentina, a Sesto Fiorentino Gloria e la sua socia, a Manciano, Capalbio e altri centri arriva Odeon Studio in trasferta. Andando più a Sud, grazie ai ragazzi di PKK, a Cosenza è arrivato un Anthony Browne, in Puglia nei Comuni Città che legge (sedi anche dei Presidi del libro) sono arrivati altri titoli e ci lavorano Matteo Sabato, di Besa edizioni e Mariella Fusillo della libreria di Monopoli. A Cavriago, il comune con il busto di Lenin sulla piazza, ci hanno accolte con le bandiere rosse. I comuni Città che legge sono 858. In molti di questi si sono attivate persone per fare progetti per il bando chiuso il 31 marzo. I comuni vincitori del bando vedranno i loro progetti finanziati. Il Sesto senso cresce di giorno in giorno, così come la Letteratura dall'alfabeto, iniziativa che coinvolge le insegnati delle classi prime delle primarie in molto dei comuni citati, ma anche in molto altri. Queste maestre hanno ricevuto Le penne in pugno, il manuale di calligrafia di Monica Dengo, la raccolta di saggi La letteratura dall'alfabeto, ABC, ventisei illustratori per le lettere dell'alfabeto e ventisei font designer. I bambini stanno disegnando lettere e imparando a leggere. L'Accademia Drosselmeier ha promosso tre incontri di formazione gratuiti. Le iscritte crescono di giorno in giorno e ciò ci riempie di gioia! Seguici, sostieni e diffondi!
Per chiudere ringrazio un mentore speciale, un editore di Taiwan, Rex How, con cui lavoro da tre anni. Abbiamo pubblicato lì La grammatica della fantasia con la cover di Guido Scarabottolo, molti libri del nostro Children's Laureate Alessandro Sanna e con grande successo Professione Coccodrillo dei Topipittori. Il mondo è piccolo! Vorrei che Rex How fosse il Presidente della Charity che stiamo pensando. Il presidente Sergio Mattarella lo ha di recente insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine della Stella per il suo impegno nella diffusione della letteratura italiana a Taiwan.
Il Board è tutto da fare, quindi fatevi avanti! Cerchiamo due CEO molto giovani, una ragazza e un ragazzo, perché la parità e l'andare insieme sono la nostra via. E quelli che ci chiedono del rendimento saranno messi alla porta, mentre saranno ascoltati quelli che conoscono bene Thorstein Veblen, Teoria della classe agiata e tutti i libri di Giorgio Ruffolo.