Qualche giorno fa ci siamo imbattuti in questo progetto che ha preso il via a Milano lo scorso anno. Ci è sembrato interessante, perciò ve lo proponiamo oggi nelle parole di chi lo ha organizzato e realizzato.
[di Matilde Arduini e Roberta Gherardi]
ISOLE è un progetto per bambini. Nasce dal desiderio di due giovani professioniste, noi (Matilde, designer della comunicazione; Roberta, arteterapeuta), di creare un percorso artistico basato sull’esplorazione di materiali e la sperimentazione di tecniche artistiche differenti, e di affiancare a questo un percorso narrativo: una storia capace di “tenere insieme” i vari incontri, provando a creare un’esperienza continuativa, un vero e proprio viaggio, coerente e ripetibile.
Il progetto è cominciato lo scorso settembre, con quattro gruppi di bambini dai 3 ai 9 anni, per un totale di 15 partecipanti, durante due pomeriggi a settimana, presso il Circolo Acli Lambrate.
Il primo anno il progetto si è incentrato sul libro Atlante delle Isole Remote di Judith Schalansky, artista, communication designer e scrittrice tedesca. Il libro è una raccolta di leggende basate su isole reali sparse per il mondo. Ogni incontro del progetto ISOLE ha coinciso quindi con l’esplorazione di un’isola, attraverso la conoscenza di un materiale e di una tecnica artistica.
Qui persino i maiali sono bianchi e neri, come se gli animali fossero stati creati proprio per loro, per i settantacinque abitanti di Pingelap che non vedono i colori (…) Si indignano ogni volta che sentono le stupide chiacchere sulla magnificenza dei colori che – ai loro occhi – distraggono solo dall’essenziale: dalla ricchezza delle forme e delle ombre, delle strutture e dei contrasti. (Da Atlante delle Isole Remote di Judith Schalansky)
Così sull’isola di Pingelap, abbiamo lavorato con le ombre, rendendole creature concrete di storie fantastiche. Il libro su cui abbiamo basato il progetto è per adulti, il nostro lavoro è consistito quindi anche nella trasformazione del materiale narrativo, per renderlo accessibile a bambini molto piccoli. Le brevi letture sono state accompagnate sempre da momenti di confronto, che hanno suscitato domande e la creazione di nuovi racconti.
Le fasi di lavoro sono sempre state impostate in modo da creare momenti cooperativi e collettivi: il gruppo (4-7 bambini) si concentrava contemporaneamente su un’unica opera o, singolarmente, su una parte di essa. Questo modello operativo si fonda sul concetto di “opera condivisa”, uno degli strumenti base dell’arteterapia come elemento chiave nella conoscenza di sé e nell’incontro con l’altro, nel rispetto dei tempi (lenti) di creazione di oggetti e opere d’arte.
Il progetto si è concluso con una mostra dei lavori svolti, durante la Settimana del Design di Milano, all’interno del Circolo Acli Lambrate. Abbiamo scelto questa manifestazione proprio perché le metodologie del design ci hanno guidato nella stesura del progetto, sono parte di esso. In ogni incontro viene creato un piccolo progetto, in cui forma e funzione sono collegate, con finalità e scopi definiti.
Inoltre nell’arco dell’anno abbiamo attuato vari altri momenti laboratoriali aperti, sempre finalizzati alla creazione di “oggetti funzionali”, ad esempio: un laboratorio aperto per la creazione di biglietti di Natale, e uno di colorazione dei sassi del giardino del già citato Circolo Acli, fino a un grande murales all’interno del festival GiroDiGiostra (su una colonna della tangenziale, situata proprio dove si svolge la manifestazione).
Il tentativo (implicito) è quello di valorizzare il lavoro artistico dei bambini, sganciandosi dalla dominante logica del “lavoretto”, vezzeggiativo lezioso, che sottolinea l’inutilità di un oggetto che esaurisce il suo valore nell’atto della sua creazione (non ragionata), per trasformarsi immediatamente in soprammobile impolverato o reperto di cantina. Per preservare la qualità della sperimentazione, della manipolazione, della prova, liberata dalla necessità di diventare oggetto: che torni materia!
La prossima settimana riparte il nostro progetto, se vi interessa conoscerlo potete farlo martedì 27 e venerdì 30 settembre, due giornate di laboratori gratuiti. Tutte le informazioni sul progetto, sono reperibili sulla pagina facebook: ISOLE - laboratorio espressivo. O contattandoci direttamente a questo indirizzo.