Ascolta. Salmi per voci piccole di Giusi Quarenghi, con illustrazioni di Anais Tonelli, uscito nel 2016, nonostante sia certamente fra le proposte percepite come 'più impegnative' del nostro catalogo, che è un catalogo laico, ha incontrato, in questi tre anni di vita, il favore di un pubblico attento e appassionato. La sua autrice lo ha presentato e accompagnato nei contesti più vari: in scuole; in festival; in luoghi come oratori o eremi, in compagnia di un suonatore salterio; persino in un carcere, in laboratori sulla parola letta e scritta. L'esperienza che riportiamo in questo post, che lo vede al centro dell'attenzione di un coro, ci fa pensare quante declinazioni possa trovare un libro. Quanto i suoi lettori lo possano traslare in contesti imprevedibili, eppure perfettamente consoni. E questo, infatti, suona, risuona particolarmente bene.
[di Jose Lanfranchi e Silvia Odobez, per e con il Coretto di San Giovanni]
Ci sembra giunto il momento di raccontare come il libro Ascolta. Salmi per voci piccole di Giusi Quarenghi sia divenuto ingrediente indispensabile nelle veglie che il nostro coretto propone a bambine e bambini.
Passavivande è l’immagine che ci è venuta in mente per descrivere la nostra esperienza di questi salmi. Il passavivande è quella finestrella attraverso la quale i piatti con il cibo passano dalle mani di chi ha cucinato ai commensali.
Così abbiamo lavorato con il nostro coretto di San Giovanni di Lecco: abbiamo chiesto a Angelo Casati, prete poeta, di pensare a come accompagnare i ragazzi nel percorso di preparazione alla Cresima. Don Angelo ha accettato, suggerendoci però di coinvolgere anche Giusi Quarenghi. E i ‘salmi’ sono diventati il nostro piatto forte.
Leggiamo, ascoltiamo le parole e il ritmo e li mettiamo in musica, mettiamo in prova e cantiamo: è impegnativo, ci siamo trovati a cercare e ad esprimerci con uno stile musicale completamente nuovo per noi e anche per i componenti del coro, ma ci siamo resi conto di quanto ci aiutavano ad affacciarci al mistero della vita; a raccontare il nostro essere in cammino, a modo nostro; ad esprimere quello che sentiamo e a trasformarlo in dialogo con un tu che rimane nel mistero; ad avvicinarci e a percepire quello che con gli occhi non si vede, a raccogliere il pianto per farne canto.
Cantiamo i salmi anche per pensare e meditare, per pregare e per accompagnarci e accompagnare la nostra comunità, o comunque dove cantiamo, in cammini non semplici, nelle liturgie dei giorni festivi, dei tempi d’Avvento e di Quaresima, alle veglie funebri.
Invitati qualche tempo fa a Baggio per cantare La Veglia e lo Spirito, il coretto della parrocchia che ci ha ospitati ci ha chiesto di imparare i ’nostri’ salmi per poterli cantare anche loro. Succede anche che ci ritroviamo per cantarli insieme.
Il coretto, da “seduto a tavola”, si è fatto dunque a sua volta cuoco e anche passavivande; è bellissimo sentirsi finestrella aperta e fare da tramite!
Desideriamo condividere un assaggio del nostro percorso, e per questo vi proponiamo in questo video l’incisione del salmo 115, cantato insieme dal Coretto San Giovanni di Lecco e dal Coretto di Baggio. E ringraziamo i Topipittori per essere stati ‘passavivande’ per noi.