Le vite di Ada

di Gaia Formenti e Sarah Mazzetti, 2019

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In tutta Italia, nel solo mese di marzo 2020, la natura si sta riprendendo il suo spazio, osservando la nostra ritirata: a Milano volano i fenicotteri, in periferia tornano le cicogne, a Lorenteggio si intravede una famiglia di volpi, da Bergamo a Matera i cinghiali attraversano la strada, nel reggiano i daini, a Napoli il mare non è mai stato così pulito.

Chandra Livia Candiani, autrice de Il silenzio è cosa viva, a Uomini e profeti  racconta: “Anche in città stanno tornando gli animali, lo dicono ovunque. E quindi è una possibilità anche di vedere che levarsi non è poi così brutto e che certe volte è proprio la nostra presenza prepotente che toglie trasparenza alla vita e non ce la fa più vedere“.

Ada è la vita trasparente, la storia della vita sulla terra oltre noi, prima, ora e poi.

“Chissà come sono fatta”, si domanda Ada. “Fatta”, non “nata”. Azione in silenzio, lasciarsi cambiare dalla natura.

Ada è felce, mammut, pietra, sassi, bramadillo, fico che cade dall’albero maturo e bambina che finalmente qualcuno intorno chiama col suo nome. È essere uno come un sasso o essere tanti come la pietra che si frantuma per il vento incessante o per una frana. Stare dentro la diversità.

“Quanti anni hai?”. Ada è un attimo e milioni di anni.

“MAI E SEMPRE SONO DUE PAROLE DELICATE”.

Mai e sempre sono due parole delicate.

Da Le vite di Ada di Diletta Colombo in Spazio BK, 2019.

Chi è Ada? La si direbbe una entità misteriosa che viaggia attraverso le epoche e le forme, animate e inanimate. Dapprima prende le sembianze di un organismo marino, quindi di un camaleonte, poi di un mammut, poi di una pietra, poi di un fico. E infine di un essere umano, una bambina, per la precisione. Ed è allora che Ada assume il proprio nome, dalla voce che, improvvisamente e amorosamente, la chiama a se stessa. Sette vite per esplorare il mistero delle cose e del tempo, dell’esistenza e della materia, illustrate da un racconto al tempo stesso avventuroso e filosofico, che invita a riflettere su quanto tutto sia connesso: le nostre vite a quelle di tutti gli altri esseri che ci circondano, il passato al presente e al futuro. Scritto da Gaia Formenti e Marco Piccarreda, Le vite di Ada è illustrato da Sarah Mazzetti, vincitrice del recentissimo premio internazionale di illustrazione della Fiera del libro di Bologna.

Da Le vite di Ada di Simona Balmelli in Toc Toc Bottega, 2019.