Presepietto

Dopo avervi proposto, questa primavera, a Pasqua un pop up di Giovanni Lonardo, lo facciamo anche in occasione di questo strano Natale. Seguite le istruzioni, e se avete qualche difficoltà andate a guardare le istruzioni date a Pasqua che le feste hanno tanto in comune. La cosa bella sarebbe che lo costruiste insieme ai vostri bambini, che siano figli o nipoti o allievi o anche amici di un'ora. Noi cominciamo a farvi gli auguri.

[di Giovanni Lonardo]

Una delle cose fastidiose del Natale è il dover sorbirsi tutte quelle cose superficiali newage, che alle mie orecchie suonano come campane integraliste, su argomenti  interessanti come Yule, o il Sol Invictus, o Mitra, ecc. ecc., accompagnate su fb anche da immagini brutte o bruttissime, come se non lo sapessero tutti, che quelli sono i giorni del Solstizio d'Inverno.

Il punto è che se Natale viene ancora festeggiato ai giorni nostri è perché ricordiamo la nascita di un Bambino Povero in un Luogo Molto Umile, che fosse una Grotta o una Stalla.

Invece, anche se dubito che i fedeli mitraici si scambiassero doni, il delirio consumistico intorno a quel giorno farà raggiungere altezze vertiginose al fatturato di quei paesi che ormai fabbricano tutto loro, visto che in Occidente pare che l'uso delle mani sia diventato una pratica sconveniente, per la montagna di paccottiglia che passerà di mano.

Quest'anno, impossibilitato dal virus a fare laboratori con i bambini, vorrei offrire come umile dono, a chiunque volesse cimentarsi, il necessario per fare la versione pop up del mio presepietto, cioè le misure per la base con i due ponti, da ritagliare in un foglio di carta spessa, tipo 250/300gr, più le sagome per le figure, e la mia carta colori. gli attrezzi sono sempre gli stessi: tappetino da taglio, righello, matita appuntita, uno stilo per marcare le pieghe, cutter affilato, forbici, e una colla rapida per assemblare il tutto.

È molto facile, ed è abbastanza intuitivo: si prepara la base, si tagliano le sagome, si incollano i due gruppi di figure, e poi si incollano i due gruppi ognuno sul suo ponte.

Nella mia modesta esperienza nei laboratori con i bambini, due di loro mi sono rimasti impressi: una bambina che aveva subito capito che non si trattava di un compito da copiare il più fedelmente possibile, e quindi dopo aver completato il presepietto aveva aggiunto Angeli e Stelle nello stesso stile, e su un'altra base aveva fatto Pastori e Pecore, e un bambino maldestrissimo, uno con due mani sinistre, o con le mani tutte pollici, che era riuscito, usando gli stessi elementi, a fare una cosa completamente diversa e bellissima, e poi se la guardava facendo con le mani quel gesto che fanno i registi quando studiano un'inquadratura.

[Se realizzate il Presepietto, potete mandare la foto a Giovanni su Facebook, che sarà molto contento. Se invece siete molto pigri e volete acquistare il Presepietto già bell e fatto, potete farlo qui, NdR.]

Grazie a Libreria Spazio La Cornice per la fotografia del Presepietto di Giovanni Lonardo. Se volete acquistarlo, qui.