Qualche mese fa ci arrivò un'e-mail da Aurélie Monnier, nella quale chiedeva l'autorizzazione della casa editrice a creare delle marionette (così avevamo inteso), ispirate a I cinque malfatti di Beatrice Alemagna. Quando, la settimana scorsa, abbiamo ricevuto le fotografie del meraviglioso "racconto di stoffa" dei Malfatti, abbiamo chiesto ad Aurélie di spiegarci come nascono e come vengono utilizzati i suoi bellissimi contes en tissu.
[di Aurélie Monnier]
Mi chiamo Aurélie Monnier e sono la creatrice dei racconti di stoffa.
I racconti di stoffa sono nati cinque anni fa grazie all’associazione Passerel’Insertion, con l’idea di offrire agli opertori dell’infanzia uno strumento pegagogico ludico e interattivo per diffondere i libri e la lettura.
Si tratta di tappeti di lettura con personaggi e scenografie in 3D che riproducono storie tratte da albi illustrati. L’idea è di attenersi il più fedelmente possibile alla storia e alle illustrazioni in modo che il bambino, aprendo il libro, possa ritrovare l’universo conosciuto durante lo spettacolo.
L’associazione lavora con biblioteche, associazioni, scuole e asili nido. In questo caso, è stata la biblioteca centrale del dipartimento di Gironde, a Prêt [in Francia], a commissionarci un racconto di stoffa ispirato al libro I cinque malfatti di Beatrice Alemagna.
Beatrice è un’autrice-illustratrice che ammiro molto e, non appena i Topipittori mi hanno dato il via libera, ho iniziato la realizzazione del racconto di stoffa. Mi è piaciuto molto lavorare su questa storia, che trovo un capolavoro di sensibilità, umorismo e intelligenza, anche se sono stata costretta a fare delle scelte riguardo alle decorazioni: i disegni sono così dettagliati che non potevo mettere tutto!
Ora che è pronto, il racconto di stoffa raggiungerà la collezione della biblioteca del dipartimento di Gironde, che lo metterà a disposizione della sua rete di biblioteche. I cinque malfatti partono alla ricerca dei bambini lettori di Gironde!