Avventure/ 4: Disegnare insieme

[di LeylaVahedi]

Un gruppodi pittori, scultori, incisori, grafici, illustratori, ma anche medici,insegnanti, giornalisti, studenti e mamme si ritrova da tre anniper disegnare dal vero. Due volte a settimana, a Roma: dividono icosti dei modelli, ma anche uno spazio, il lavoro comune, stimoliper provare tecniche diverse o espedienti nuovi. La chiamanoClasse di nudo autogestita.
C'è chi viene per motivi professionali; ma c'èanche chi la frequenta perché vuole disegnare, anche senella vita fa tutt'altro.

Un'ideanata quasi per gioco, dal desiderio di continuare a disegnare ancheal di fuori delle istituzioni deputate, ma di continuare a farlo ingruppo. Abbiamo cominciato lasciando volantini nei negozi di belle arti,vicino alle accademie, nei bar e nelle librerie, proponendo appuntouna classe di nudo autogestita. Volevamo una classe, cioè un gruppo;ma volevamo anche che il gruppo permettesse a ciascuno si sviluppare unpercorso personale di sperimentazione e di crescita, senza riferimentoa un “maestro”. Della parte organizzativa e di promozione sioccupa Cartastraccia, un'associazione attiva anchein altri ambiti dell'arte e del libro.

Cichiamiamo “classe” di nudo, ma non siamo una classe in sensoaccademico, né le ore trascorse a disegnare vengono strutturatedidatticamente. Decidiamo insieme i minuti di posa, il tipo di posache vogliamo, ma ciascuno utilizza la tecnica che desidera, conlo stesso rigore e sapienza creativa di un bambino che pasticciacon carta e colori.
Disegna insieme a noi un artistairaniano, Hassan Vahedi. Hassan ci dà delle“dritte”, ma non è il maestro “ufficiale” del gruppo e nonè l’unico vero artista presente alla classe. Siimpara facendo, e confrontando, sbirciando gli altri che lavoranoe il risultato del loro lavoro.

Le sessioni di posasono molto eterogenee. A volte stiamo in silenzio, concentrati sulfoglio. Ogni tanto scatta qualcosa: uno sguardo sul disegno dell'altro,un'ispirazione improvvisa, un pensiero da condividere. Così nasconodiscussioni, chiacchiere, proposte di nuove attività.
Per dareuna forma più organica a questi scambi occasionali, abbiamo cominciato ariportare riflessioni, segnalazioni, piccole scoperte e trucchi di botteganel nostro blog, che vuole essere uno strumento di apprendimento per chipartecipa alle attività, ma anche per chi, semplicemente interessato aldisegno, vuole crescere e sperimentare.

«Disegnareinsieme,»  racconta Sophie, attivissima nel gruppoe, fra l'altro, curatrice dello Spazio 23, «è soprattuttorubacchiarsi idee e tecniche, selezionando il meglio da ciascuno perappropriarsene, immagazzinarlo, digerirlo. I nostri saperi personali vannocosì a costituire un bagaglio comune sempre più ricco, a cui attingereliberamente.»

Nanni, giornalistae disegnatrice

Nanni,giornalista e disegnatrice su grande formato, dice: «Disegnareinsieme è ritrovarsi periodicamente in uno spazio di condivisione ecrescita prezioso. [...] In questa nostra classe ci sono molti giovani. Emi commuove la loro bravura. Sono appassionati, fissati e perfino un po’invasati del loro lavoro di artisti. È terribilmente stimolante lavorarein mezzo a loro.» 

Gabrielee Fabrizio, giovani e promettenti illustratori, riflettono ad altavoce: «Incontrare artisti con orizzonti diversi, pronti ametterli in comune è uno stimolo prezioso. A differenza di una classetradizionale qui nessuno vuole superare gli altri [...]. Non essendocicompetizione o stupidi personalismi, c'è sempre modo di darsi una mano,procedere insieme, spronare gli altri, senza  autorità, quasiper gioco.» 

Inizialmentelavoravamo solo con modelli professionisti, con anni di esperienzein accademie e scuole. Poi abbiamo scoperto i ballerini, gli atleti,gli attori: corpi che sono strumenti di lavoro, e perciò ci offronosempre nuovi spunti. Anche loro amano sbirciare i nostri schizzialla fine delle sessioni e a volte, prendono parola, offrendocipunti di vista inediti e spesso sorprendenti.


LeylaVahedi, autrice di questo post, con i suoi taccuiniestivi.

Coltempo è nata l'esigenza di metterci in mostra. Molti di noi hannopartecipato  al concorso “Pink is red”, del quale cisarà una seconda edizione nel 2013: “Take back the night”. Poiabbiamo esposto i nostri taccuini di schizzi dell'estate in unarocambolesca collettiva ospitata la scorsa settimana dallo Spazio23. E stiamo ultimando una mostra dei lavori della classe, sempreallo Spazio 23, dal 21 al 24 ottobre.

Sotto larubrica "Avventure" trovate anche:
3: Teiera
2: Semiserie
1: Armad'illo