Nuove Case per i Topi

Dopo la pausa estiva, teniamo a informarvi che stiamo cambiando mestiere. O, almeno, stiamo pensando di farlo. Diventeremo immobiliaristi: ci piace abitare nelle Case dei Topi e ci piace che siano nei luoghi più diversi; e vogliamo averne sempre di più. Così, in occasione di quello strano e prolungato capodanno editoriale che i francesi chiamano rentrée e che noi, invece, non sappiamo ancora bene come definire, annunciamo l’ingresso di altre librerie nel progetto Casa dei Topi.

Sono nove, sono in Italia e all’estero, in grandi città e in piccoli centri, al nord e al sud, in riva al mare e ai piedi delle montagne. In questi giorni, ciascuna di loro si sta preparando: sta allestendo vetrine e nuovi scaffali, sta cercando di capire quale sia il posto migliore per applicare la decalcomania con il logo che identifica le Case dei Topi, sta pensando a campagne di comunicazione e iniziative promozionali da mettere in atto, sta aspettando le borse in tela personalizzate e si sta domandando quale sia il nuovo gadget di cui si sussurra negli ambienti bene informati. E tutte, proprio tutte, anche quelle che erano già entrate nel progetto a gennaio, stanno aprendo gli scatoloni con le copie del nuovo numero di Quarantotto: il numero 1 (e sì, perché non va dimenticato che il precedente era il numero Zero, quello sperimentale, la versione beta da sottoporre al giudizio di librai e lettori).

Quarantotto: il numero 0 e il numero 1 della rivista esclusiva per le Case dei Topi.

Se fossimo costretti a dichiarare quale sia il filo rosso che lega gli interventi, pur così diversi, che pubblichiamo su Quarantotto #1, la parola che pronunceremo è: innesco. Quasi tutti gli articoli hanno a che fare, più o meno direttamente, su come si inneschi, o si possa innescare, in bambini, ragazzi e adulti, il desiderio di leggere. Quando e come è accaduto a qualcuno; se e come sia possibile farlo deflagrare a scuola o in famiglia; come calarsi nei panni di un bambino o di un ragazzo nel momento in cui sceglie un libro fra i mille e mille che gli si possono parare davanti.

Sia chiaro, questo numero di Quarantotto non è un repertorio di ricette. Dimenticatevi di trovare istruzioni dettagliate ed elenchi di ingredienti e procedure necessari per ottenere il risultato voluto. Sono racconti di esperienze di vita con il libro. Esperienze vissute da ragazzi o da adulti, da soli o in gruppo, in contesti strettamente privati o in ambiti istituzionali.

Il numero si apre e si chiude con due esperienze squisitamente personali: due autori - Sergio Ruzzier e Sandro Campani - che svelano per quale via i libri sono entrati nella loro vita. Ma troverete a deliziarvi anche le riflessioni di Antonella Capetti sulla biblioteca di classe; le osservazioni di Diletta Colombo ed Elisa Zappa su che cosa si intenda per Una giungla di libri; i racconti di Emanuela Bussolati esperta osservatrice di bambini e costruttrice di laboratori; le considerazioni di Giulia Mirandola su una tavola di Elisa Talentino per Quando il mondo era tutto azzurro di Sara Gamberini; e anche una nostra presentazione di due albi a cui teniamo molto perché trattano di futuro, fiducia, piante e bambini: Un seme di carota di Crockett Johnson e Ruth Krauss e Il fiore ritrovato di Jeugov. Infine anche tre schede di altre novità in arrivo.