Crescendo wagneriano

Visto da fuori,sembra un librino da niente. Quattordici centimetri di base perquindici di altezza, piatti di copertina in carta goffrata a imitazionedella grana di una tela di sacco, dorso tondo in tela. Al centro delpiatto di copertina, un riquadro nero con scritto su tre righe, innegativo Die Nibelungen. una nota di austeritàteutonica, con qualche concessione alla Secessione viennese che ciaiuta a collocarlo storicamente e artisticamente.


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Il risguardo, bianco e grigio, con un motivo decorativoda tappezzeria o da ceramica.

In occhiello, ilmarchio della benemerita collana: Gerlachs Jugend Bücherei; la bibliotecaGerlachs per i ragazzi. Il frontespizio è il primo segnale disorpresa, con una costruzione grafica austera ma affascinante:Die Nibelungen dem Deutschen Volke. Wie Der Erzählt von FranzKeim. Bilder und Ausstattung von C. O. Czeschka. Verlag Gerlachu. Wielding. Wien-Leipzig.

Poi comincia a correre il testo, bloccato in colonna, con fregi a portaregli spazi in giustezza, inquadrato da greche e decorazioni, a cavallofra il geometrico e il pittorico.

Unapagina di respiro, con un’incisione di un cavalieree un occhiello a fronte.

Poi laprima esplosione. Crimilde, svegliata improvvisamente, avvoltanell'oscurità, si trova di fronte la materia del suo incubo: due aquile d’oro assalgono un piccolo falco. È il presagio:Sigfrido sarà vilmente assassinato.

E così continuaalternando con sapienza l’affollamento compatto del piombo con attimi direspiro scanditi da piccole incisioni...

... enuove esplosioni cromatiche.


Il soggetto, il mito della fondazione nazionale,si prestava al disastro della retorica partiottarda. Ma Czeschka (linkin tedesco, scusate) è riuscito a dare alle sue otto grandiillustrazioni a doppia pagina una sintesi che si può senza timoredefinire epica, lavorando per sottrazione più che per accumulo,depurando il segno e limitando l’uso dei colori al blu, alnero, all’oro e all’arancio.


Se sapessi qualcosa di più del DerRing des Nibelüngen di RichardWagner, che ha preceduto di una trentina d’anni eindubbiamente influenzato questo libretto pubblicato nel 1909 e ristampatonel 1920 (questa la nostra edizione) e nel 1924, forse riuscireia dire qualcosa di più articolato.

Ma di Wagnernon so nulla se non le sensazioni che mi provoca ascoltandolo,soprattutto nei suoi immensi preludi circolari che salgono eprecipitano e risalgono. Non so neppure se quel “crescendo’ cheho messo nel titolo sia adatto. Non me ne vogliano i musicofili, sene circolano da queste parti (Nina?)

Questo capolavoro informato tascabile è parte, come detto, della Gerlachs Jugend Bücherei,una collana avviata nel 1901 da Martin Gerlach senior per diffonderefra i ragazzi libri di prezzo relativamente contenuto, illustrati dagrandi artisti dello Jugendstil e caratterizzati da  unacoerenza grafica fortissima, che nobilitava un prodotto realizzatocon materiali piuttosto correnti.

E la cosastraordinaria è come, in questa griglia grafica così coerenteCzeschka riesca a muoversi con una libertà stupefacente, chenon viene minimamente scalfita dalla limitatezza dei mezzi e daivincoli della struttura grafica.

I libri di questacollana, alcuni superlativi, sono molto ricercati dai collezionisti, maanche facilmente reperibili in area tedesca, visto l’enorme successoe la grande quantità di ristampe che ebbero.
Una copia diDie Nibelüngen può essere reperita, con un po’di pazienza, nel mercato antiquario, nelle aste o da rivenditorivirtuali. Il prezzo, purtroppo, è sempre piuttosto elevato. Sevi accontentate di una “edizione" elettronica, potete trovarla qui.Una copia dell’edizione del 1924 (la meno ricercata) sarà battutafra qualche giorno con base d’asta a 80 euro. Potete vederla qui.Mi risulta che sia stata fatta una ristampa nel 1972, ma diquesta non so dire di più.