L'uno per cento di differenza

Illustrazione diValentina Malgarise.

Losappiamo che in questi fine settimana estivi, anche se non benedettidal clima, ve ne andate a pascolare per spiagge e scogliere. Losappiamo. Vi vediamo sulle vostre pagine Facebook ilari di frontea distese marine azzurre (o magari grigie e tempestose, ma pursempre marine). Beh, sappiatelo: ci fate una rabbia infernale.

Illustrazione di ValentinaMalgarise.

Perché,ormai lo sanno tutti, i Topi son gran nuotatori e non ne possono piùdi puzzare di cloro. Bramano il salmastro. Ma son costretti dalle piùvarie circostanze a essere urbani. Ieri mattina, poi, quando sono andati acorrere c'era una bella caligine estiva milanese che sembrava di nuotarea secco. Dopo quaranta minuti: stop; e via in piscina. La cara vecchiaMincio.

Illustrazione di ValentinaMalgarise.

Ma, comesempre, i libri son consolazione. E a volte bastano le immagini, comequeste di ValentinaMalgarise, che non ce ne vorrà se la pubblichiamo quisenza averle chiesto il permesso. Ma Valentina sa fare benissimoil colore del mare, quello con il fondale di sabbia chiara che sitrova nelle isole della Grecia e qua e là in Sardegna e forse inaltri posti dove non siamo mai stati.

Dilibri sul nuoto abbiamo già scritto quima, da allora, altri libri si sono aggiunti al nostro scaffaletto. Uno,in particolare, è molto amato. Si chiama SwimmingStudies, di Leanne Shapton, pubblicatoda  Particular Books, scovato in quella inesauribileminiera che è lo SpazioBK di Diletta Colombo e Chiara Bottani.

Leanne Shapton la conoscevamo già (e già ne avevamo scritto, qui),ma non sapevamo che fosse stata nella squadra olimpica canadese dinuoto, che collezionasse costumi da bagno e condividesse con DavidHockney un talento particolare per rappresentarele piscine.

Ma forse siamo solo noimaniaco ossessivi a riconoscere in quei rettangoli tagliatiin prospettiva profondità, temperatura, tessuto e velocitàdell'acqua, e onde di rifrazione in virata.


Ma, a parte farvi sentire male dopo il vostro finesettimana marino, c'è un'altra ragione per la quale scriviamo diquesto libro: crediamo sia una lettura fondamentale per chi vuoleintraprendere una carriera considerata "artistica" o "creativa", comequella di autore o illustratore. Il paragone con la carriera di unanuotatrice di talento non sembri azzardato. Shapton nuotava cinqueore al giorno, sei giorni la settimana. «Non ero la migliore,ma ero piuttosto veloce. Mi allenavo, mangiavo, viaggiavo efacevo la doccia con i migliori della nazione, ma non ero lamigliore. Ero abbastanza brava.»

Ecco, questo saper gestirela frustrazione di non essere la migliore è qualcosa che accomuna igrandi. Essere grandi non significa essere necessariamente i migliori. Maindubbiamente significa dover fare come se lo si fosse, sapendo di nonesserlo. È uno stato di necessità.


Shapton descrive la fatica dell'allenamento, il dolore che tiprende dappertutto. E ricorda quante volte, prima di abbandonare losport agonistico, si sia domandata: «Perché?» Oggi, scrivendo eillustrando questo meraviglioso libro, torna a porsi continuamenteun'altra domanda: «E se…?»


Leggetelo. Leggetelo tutti. Avrete così una misura precisa dellafatica, dell'impegno, della tenacia, della determinazione, del doloreche si nascondono, non più visti, dietro un gesto: quello atletico di unnuotatore olimpico (o di un pattinatore, del quale avevamo scritto qui)o quello che muove un pennello, una penna, una matita sulla superficiedi un foglio (o uno stilo su una tavoletta grafica).
Pervoi, come per Leanne, il talento, la poesia, potranno fare solol'uno per cento di differenza.

È una differenza enorme se la siguarda da dentro. Ma nessuno ve ne farà una colpa.

E se poi questo libro non vi bastasse e come noi siete fanaticidel nuoto e non ne avete mai abbastanza di bracciate e azzurro, abbiamoin serbo altri due libri.

Il primo è Nuotare. Perchéamiamo l'acqua, di Lynn Sherr, pubblicato nel 2012, breve eappassionata storia culturale del nuoto, dalle origini ai giorni nostri,ricca di tutte le notizie possibili e immagini su questo sport. L'autriceè la giornalista americana Lynn Sherr, una non giovanissima signoraamantissima del nuoto che un giorno di alcuni anni fa si è messa in mentedi attraversare l'Ellesponto a nuoto, come Byron, e ce l'ha fatta. Qui ciracconta anche, con garbo e sapienza, come.

Il secondo si intitola Lezionedi nuoto di Valentina Fortichiari, giornalista e saggista,a sua volta fanatica di acque balneabili e con un passato danuotatrice agonistica. Un romanzo che racconta come fu che lagrande scrittrice Colette, durante una vacanza marina nei pressidi a Saint-Malo, insegnò a nuotare al suo figliastro Bertrand,figlio del suo secondo marito, Henry de Jouvenel, che diventò,alcuni anni più tardi, suo amante.